Ciao ragazzi! Per chi si fosse appassionato alla vicenda Patrizia Pepe vi segnalo un servizio delle Iene di qualche giorno fa che ha ripreso la notizia
Se anche voi avete news… condividete please!
http://video.mediaset.it/video/iene/puntata/222150/golia-patrizia-pepe.html
Di seguito vi lascio le slide dell’ultima lezione e vi ricordo il testo di riferimento “Fare business con i social network – Business Blog” del Sole 24 ore.
Il manifesto del corporate blog lo trovate a questo link (in inglese)
http://www.penmachine.com/techie/corp_weblog_manifesto.html
Buona Pasqua a tutti,
Denise
Ci sono delle grosse inesattezze in questa presentazione che la rendono veramente poco attendibile. Frettolosa buttata giù per fare seguito ad uno scandalo e fare visibilità.
Non è menzionato il lavoro che PP ha continuato a fare nel weekend post crisi dove ha ricevuto centinaia di “mi piace” nonchè centinaia di commenti sul tema realmente di interesse: la moda e i capi di abbigliamento venduti.
Inoltre genericamente dicendo “ha smesso di rispondere” si genralizza citanso una sorta di mutismo che non è reale e lo si riscontra verificando le continue attività del brand. Su twitter sul loro blog su Facebook. Inoltre avete percaso visto che il caso è diventato realmente mainstream ed è andato alle Iene?
Molta fretta nello scrivere poca accuratezza voto 3.
Ciao Jimmy!
Mi spiace sia questa l’impressione che ha dato la presentazione. Queste slide erano solamente un supporto ad una lezione in aula sulla “velocità di propagazione delle informazioni sul web”.
La lezione in questione non si è esaurita con le poche informazioni che vedi nella presentazione, ma è stata ampliata mostrando direttamente online le fasi salienti della conversazione avvenuta su facabook, su web marketing forum, sul blog ufficiale di patrizia pepe e su tutti i blog che hanno ripreso la notizia, sia online che sulla carta stampata; e questo potranno confermarlo anche gli studenti in aula.
Abbiamo visto che il caso è finito alle Iene, puoi leggerlo nelle prime righe del post
Essendo una lezione sulla comunicazione online è normale che non mi sia soffermata sulla moda e i capi d’abbigliamento venduti, bensì su come è stata gestita la crisi. Che PP abbia risposto in modo sbagliato è evidente (altrimenti non sarebbero seguite le scuse sul blog ufficiale) e che non vi siano più sue risposte ai commenti della foto oggetto dello scandalo è un dato di fatto. Questo non voleva significare una sorta di mutismo, bensì era lo spunto per spiegare agli studenti come PP abbia spostato la comunicazione su un altro canale (il blog), dove la comunicazione è stata gestita nel modo corretto e con un linguaggio decisamente professionale. Anche se questa risposta è arrivata troppo tardi a mio avviso.
Ne è nata un’interessante discussione in aula, di cui purtroppo non vi è traccia nelle slide. Visto l’interesse per l’argomento il tuo post mi da lo spunto per ri-scrivere la presentazione in modo più accurato, includendo anche i link a tutto il materiale visionato, nonchè le reazioni e questioni sollevate in aula.
Ti assicuro che non c’era nessuna volontà di ottenere visibilità in seguito a uno scandalo. Conosco questo vicenda molto bene, e senza presunzione ti assicuro che l’ho seguita sin DALLE PRIME FASI! Se rileggi la conversazione relativa alla foto “incriminata” il primo post che sposta la polemica dal piano dell’anoressia a quello della comunicazione è il mio, e se avessi voluto farmi pubblicità l’avrei già fatto.
Scusa se mi sono un po’ dilungata, ma mi sembrava giusto chiarire tutti gli aspetti in modo che non ci siano più malintesi. Grazie del tuo post, di questi tempi fa sempre piacere ricevere commenti che stimolino alla conversazione invece del solito spam, quindi spero di risentirti presto sul blog, Buona Pasqua!
Risulta evidente che Patrizia Pepe sta lavorando anche nella rete per arginare le discussioni che la riguardano.
Segnali:
Jimmy utilizza PP e non Patrizia Pepe per evitare di far entrare la discussione nei risultati dei motori.
Sposta la conversazione sul tema della moda che non è argomento del Blog e non è nemmeno quello dell’anoressia ma è semplicemente la cattiva gestione dei Social da parte di un Brand, questo è evidente ed indifendibile, che poi il Brand abbia dei difensori questo mi pare ovvio ma resta il fatto che conduce la propria vista sociale in modo alquanto discutibile.
Di questi casi ce ne sono e ce ne saranno sempre di più fino a quando le aziende penseranno che Facebook è una moda e bisogna esserci, senza tenere conto dei pericoli potenziali ai quali vanno incontro.
Comunque mi spiace… l’ennesimo errore di comunicazione di Patrizia Pepe! Al di fuori del blog, dopo scuse e ammissioni di colpa del tipo “abbiamo imparato dai social media”, a quanto pare il tono usato è sempre lo stesso, ora con l’aggravante di usare un alias.
Non c’è nulla di male nel difendere la propria causa, ma almeno fatelo in modo ufficiale, senza nascondervi dietro un “JIMMY”.
In realtà io non lavoro per Patrizia Pepe non so cosa abbiate registrato come indirizzo IP forse siete un po’ troppo tecniconi non a caso criticavo la parte comunicativa della presentazione che confermo lascia a desiderare.
A dire il vero avevo scritto il post sulla base di una sensazione e analizzando il testo da te scritto ma se vuoi sapere l’IP eccoti accontantata Patrizia, il web da questo punto di vista è veramente un libro aperto e se non sai utilizzare i tecnicismi come dici tu meglio fare dei post con il vero nome, l’IP risulta registrato a:
TESSILFORM S.P.A.
Basta guardare su google per capire di chi è la Tessilform
Ciao!Segnalo queste tre interessanti iniziative messe in atto da Patrizia Pepe in seguito alla vicenda:
- un’intervista rilasciata allo staff di ninjamarketing
http://www.ninjamarketing.it/2011/04/20/patrizia-pepe-dal-crisis-management-opportunita-per-ripartire-intervista/
- un’evento “social” creato nell’ambito nella notte bianca di Firenze
http://www.ninjamarketing.it/2011/05/02/patrizia-pepe-e-i-social-media-si-riparte-dalla-notte-bianca/
- l’analisi dei dati della crisi pubblicati sul blog di Patrizia Pepe
http://inside.patriziapepe.com/it/2011/patrizia-pepe-la-crisi-social-media-diventa-open/
Grazie Marco, contributo utilissimo per tenere aggiornato il caso.